Roberto Marcato conferma l’importanza dello sviluppo delle imprese culturali e creative in Veneto

“C’è un grande dibattito tra chi sostiene che il modello di piccole e micro imprese sia un modello vincente e chi lo considera fragile. Per me questo è un modello assolutamente vincente perché il sistema economico veneto è quello che ha saputo reagire meglio dopo grandi crisi che si sono susseguite a partire dal 2001. Questo non esime da difficoltà, ma la dimensione ridotta lo rende flessibile e capace di rispondere al cambiare delle richieste. Le Reti Innovative Regionali nascono sulla scorta di queste considerazioni e puntano a supportare le nostre imprese nel campo della ricerca e innovazione. Esprimono la volontà di iniettare nel sistema liquidità importante, mettendo in comunicazione imprese e ricerca. Oggi parliamo di un modello di successo con 22 reti riconosciute alle quali aderiscono 1255 imprese, i quattro gli atenei veneti, oltre a numerosi enti di ricerca che hanno realizzato finora 28 progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Abbiamo messo a disposizione 54 milioni di euro di risorse regionali dal 2016, ma con la nuova programmazione ho voluto raddoppiare le risorse portandole a 90 milioni di euro destinati a progetti di ricerca”.

Lo ha detto l’Assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato intervenendo in occasione della presentazione delle attività della Rete Innovativa Regionale (RIR) “Venetian Innovation Cluster for Cultural and Environmental Heritage”. Il tema dell’appuntamento è stato “Lo sviluppo economico delle imprese culturali e creative in Veneto” e si è tenuto nell’ambito della manifestazione “Arte Antiquaria” in corso di svolgimento nella sede fieristica padovana.

La RIR “Venetian Innovation Cluster for Cultural and Environmental Heritage” conta 120 imprese, 17 professionisti, 13 tra associazioni e fondazioni. 8 tra enti di ricerca e Università, un ente locale per un totale di 160 componenti. Il numero di addetti coinvolti è di 4.747 lavoratori per un valore di produzione pari a oltre 925.015.751 euro.

“Questa è una rete interessante – ha precisato Marcato – perché il Veneto si colloca al terzo posto – dopo Lombardia e Lazio – come ricchezza prodotta in ambito culturale, con un valore aggiunto culturale di 9,4 miliardi di euro che rappresenta il 5,3% dell’economia regionale e un’occupazione di quasi 146 mila addetti, pari al 6,1% dell’economia regionale. Sfruttare le risorse di questo ambito fa bene alla cultura e fa bene all’economia. Ringrazio tutti coloro che partecipano a questa rete che opera in un settore che reputo essenziale. Credo che il messaggio lanciato nel 2016 dall’allora Rettore dell’Università di Padova Rizzuto che definì le RIR una rivoluzione copernicana continui a rimanere valido per il valore aggiunto che apportano e su cui la Regione continuerà ad investire”.