Mauro Roglieri, vicepresidente e coordinatore della rete innovativa VENETIAN GREEN BUILDING CLUSTER, spiega a Innoveneto la filosofia che li guida e a quali progettualità lavorano.
Ing. Roglieri, cos’è e cosa rappresenta la RIR VENETIAN GREEN BUILDING CLUSTER?
La RIR VeGBC è una piattaforma di collaborazione tra le imprese della filiera dell’edilizia sostenibile, le università e i centri di ricerca del veneto, volta a creare occasioni di collaborazione e progetti di ricerca e sviluppo di filiera, nonché a dar vita a prodotti e servizi innovativi, facilitare l’inserimento in azienda di ricercatori e dottorati e la nascita di progetti di cooperazione nazionali e transfrontalieri.
Come valuta il rapporto tra i membri della rete? Sono aumentate le collaborazioni tra imprese e imprese e strutture di ricerca grazie alla rete?
Il rapporto tra i membri della rete, nonostante essa sia ancora agli inizi, è sicuramente di tutto interesse. Nel corso di questi primi anni di attività, sono stati infatti generati numerosi contatti tra le aziende associate e gli istituti della ricerca, dando origine a progetti finanziati dal bando aggregazioni, e ad un progetto di filiera per 3 milioni di euro di investimenti, finanziato parzialmente con i contributi del programma POR-FESR regionale mediante il bando RIR. Ancora, numerose le espressioni di interesse e gli endorsement concessi dalla RIR a iniziative dei singoli associati in ambito progettazione europea. La RIR ha facilitato altresì la collaborazione tra dipartimenti delle stesse università o tra le stesse università del Veneto, precedentemente attive, quantomeno nel settore green building, con iniziative disgiunte.
Quanto aiutano le iniziative regionali nello sviluppo della rete? Quali opportunità sono nate?
Sicuramente lo strumento in grado di dare vita alle iniziative più importanti è quello dei Bandi regionali POR FESR. Sono nate, appunto, opportunità di collaborazione legate a progetti di R&D congiunti e condivisi.
Certamente una maggiore efficienza delle RIR e dei servizi condivisi tra le stesse, renderebbero più efficace l’attività di brokerage e coinvolgimento delle aziende nell’ideazione e creazione di compagini e progetti di open innovation.
Una maggiore presenza di iniziative incentivanti, anche in modo indiretto, delle aziende alla partecipazione alle RIR sarebbe di grande aiuto.