Ass. Marcato: “Rete innovative leve di sviluppo.”

“Le reti innovative hanno questa capacità di competere nelle nuove sfide anche nel comparto alimentare grazie alle nostre imprese agricole e del settore alimentare, oltre alle nostre università che, con la loro potenza di fuoco nel campo della ricerca e con l’aiuto delle associazioni di categoria, sono un elemento fondamentale per lo sviluppo economico della nostra regione”.

Questo ha dichiarato Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico ed energia, intervenendo questa mattina in Aula Magna “Mario Bonsembiante” al Campus Agripolis di Legnaro (Padova) in occasione del convegno dedicato alla presentazione dei risultati del “Progetto FA&AF – l’agricoltura del futuro e gli alimenti funzionali, una sfida per la ricerca e il rilancio del territorio veneto: i risultati tra prospettive e proposte”.

L’appuntamento era organizzato dalla rete innovativa guidata dal capofila INNOSAP,  

RIBESNEST e dal Consorzio Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia.

“Queste occasioni sono importanti – ha sottolineato Marcato – perché portiamo alla luce il lavoro di una rete innovativa regionale strategica. La pandemia e il lockdown hanno profondamente cambiato non solo la nostra economia ma anche le nostre abitudini, la nostra quotidianità, l’approccio al cibo. Ci sono esigenze diverse, serve un’agricoltura più resiliente e cibi in grado di rispondere alle nuove esigenze. Credo che la rete innovativa regionale abbia questa capacità perché porta in sé questa commistione positiva di sinergia tra mondo dell’impresa e mondo della ricerca universitaria”

Si è poi affrontato il tema dei nuovi cibi che è tra i più attuali nel dibattito dell’opinione pubblica. 

“Vediamo sempre più l’apertura da parte dell’Europa sull’uso a scopo alimentare di insetti e cibi alternativi – ha precisato Marcato -. Posto che non ci deve essere preclusione ideologica a nuove soluzioni, mi domando però se non sia il caso prima di scimmiottare altre culture alimentari di rendere più efficace la capacità produttiva del nostro territorio e di trovare alimenti che siano sempre più in linea con le esigenze che ogni giorno riscontriamo. Troppo spesso nel nostro paese ci siamo arresi a mode o dinamiche che arrivavano da altri continenti e abbiamo lasciato perdere la capacità produttiva del nostro territorio.