“Il Veneto ha un tessuto produttivo fatto di microimprese che rappresenta un unicum a livello europeo. Le nostre imprese hanno una straordinaria capacità di ripresa di fronte alle crisi e rappresentano un vero e proprio modello economico. Pur nelle loro dimensioni, contengono un carattere innovativo e di ricerca che è uno dei punti di forza della nostra regione. Nell’ultima valutazione dell’Union Europe, il Veneto passa da “innovatore moderato” a “strong innovator” e questo è il dato più bello che si potesse raggiungere, capace di dare la misura del lavoro fatto finora. Il Veneto è la Regione delle grandi opportunità, è attrattivo e deve continuare ad esserlo. Lo dico soprattutto pensando ai nostri giovani, ai nostri ricercatori, che devono rimanere in Veneto e ai quali mi rivolgo dicendo: ‘Andate nel mondo, fate esperienza, ma poi tornate qui, in Veneto, terra di occasioni preziose e di grandi potenzialità innovatrici”.
Lo ha affermato l’Assessore allo Sviluppo Economico, Ricerca e Innovazione, Industria, Roberto Marcato, intervenendo questa mattina nell’Aula Magna dell’Università di Padova, all’evento “Dal processo RISTYLING alla Nuova Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione del Veneto”, nel corso del quale è stata presentata la nuova “Strategia di Specializzazione Intelligente – S3 Veneto”.
La Strategia di Specializzazione Intelligente è lo strumento che dal 2014 le Regioni ed i paesi membri dell’Unione Europea devono adottare per individuare obiettivi, priorità, azioni in grado di massimizzare gli effetti degli investimenti in ricerca e innovazione, puntando a concentrare le risorse sugli ambiti di specializzazione caratteristici di ogni territorio a seguito di un percorso di condivisione continua tra gli attori territoriali: imprese, mondo della ricerca, pubblica amministrazione e cittadini. La Strategia di Specializzazione Intelligente individua infatti nuove soluzioni per accompagnare il territorio nelle trasformazioni determinate dalle nuove sfide poste, per esempio, dagli obiettivi di sviluppo sostenibile e dalla digitalizzazione, tenendo conto delle condizioni contingenti (è il caso dell’emergenza pandemica da COVID-19), che obbligano a ripensare approcci e modelli di sviluppo. Essa richiede che tutti gli attori del territorio collaborino per la definizione di obiettivi di sviluppo territoriale che forniscano risposte concrete alle sfide attuali, in linea con gli obiettivi proposti dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, il Green Deal europeo, il Piano per la ripresa dell’Europa (Next Generation EU) e le correlate iniziative nazionali (PNRR) e regionali.
In questo contesto si inserisce il percorso dell’aggiornamento della S3 Veneto, che ha visto la Regione nell’ultimo anno e mezzo realizzare il pieno coinvolgimento di tutte le componenti territoriali dal mondo imprenditoriale a quello della ricerca, dal cittadino alla Pubblica Amministrazione.
“In quest’ottica, particolarmente importante è stato il contributo tecnico–scientifico offerto dai 4 Atenei veneti (Università di Padova, Ca’ Foscari di Venezia, Università di Verona e Iuav di Venezia) con i quali è stata condotta un’intensa attività di studio e di analisi preliminare risultata fondamentale per ottenere per quella che riteniamo già da ora essere un’efficace revisione della Strategia S3, una fotografia a 360° dello stato dell’arte sui temi della Ricerca, Innovazione e Digitalizzazione in Veneto – ha spiegato l’Assessore Marcato.- Sulla base delle risultanze di questa collaborazione la Regione, – attraverso un articolato e approfondito percorso collaborativo e partecipativo di “ascolto” del territorio, è riuscita a raccogliere e interpretare con maggior consapevolezza le istanze pervenute, rapportandole alle sfide attuali e future oltre che alle opportunità offerte dai finanziamenti pubblici di matrice europea, statale e regionale e declinandole in specifiche traiettorie tecnologiche e di sviluppo”
“Queste traiettorie rappresentano, di fatto, le tematiche d’innovazione verso le quali dovranno essere prioritariamente indirizzati gli investimenti in ricerca allo scopo di creare un vantaggio competitivo per tutti gli attori del territorio – ha proseguito l’Assessore – La Regione è giunta dunque alla definizione di quello che è il più importante documento di policy regionale sulle tematiche connesse alla ricerca, all’innovazione e al trasferimento tecnologico ovvero la ‘Strategia di Specializzazione Intelligente regionale – S3 Veneto 2021-2027’”, approvata dalla Giunta Regionale lo scorso 29 aprile.
Rispetto alla formulazione precedente, la nuova S3 2021-2027 prevede:
– il passaggio da 4 a 6 ambiti di specializzazione (SMART AGRIFOOD, SMART MANUFACTURING, SMART LIVING & ENERGY, SMART HEALTH, CULTURA E CREATIVITA’, DESTINAZIONE INTELLIGENTE) articolati in 52 traiettorie;
– l’introduzione di 2 Missioni Strategiche emerse dai lavori del Comitato Tecnico Strategico sul PNRR istituito presso Veneto Sviluppo e integrate nella S3 2021-2027, volte a valorizzare quella che è la Vision della Regione nell’orizzonte di medio-lungo periodo: Bioeconomy (Biotecnologie; Bioenergie; Idrogeno) e Space economy (Intelligenza artificiale; Tecnologie quantistiche; Tecnologie spaziali);
– la previsione di 4 driver trasversali che integrano gli effetti generati da ciascuna traiettoria specifica e che rappresentano, per la traiettoria che li ricomprende, un fattore di premialità nella misura in cui questa sia in grado di attivare trasversalmente più obiettivi riferiti a differenti ambiti di specializzazione. Tali driver comprendono: Trasformazione Digitale (Transizione digitale, interconnessione tra filiere), Transizione Verde e Circolare (Economia circolare, ambiente, società e mobilità), Capitale Umano (Formazione e competenze, mettere la persona al centro), Servizi per l’innovazione e Nuovi modelli di business (Ricerca, comunicazione, organizzazione, MKT, consulenza finanziaria, distribuzione intelligente, servitization, etc.).
La nuova struttura S3 2021-2027 rivede quindi la precedente logica più verticale e, in parte, settoriale passando ad una logica matriciale che intreccia, appunto, elementi verticali (gli ambiti) con elementi trasversali (driver) integrando altresì una dimensione obiettivo (le missioni) in grado di far da ponte con le diverse policies di riferimento come, ad esempio, tra PNRR e S3.
“Questa nuova struttura della S3 ha fatto propria anche quella che è stata l’esperienza progettuale emersa tra i soggetti aderenti alle reti innovative regionali e ai distretti in questi anni – ha concluso l’Assessore Marcato -. L’obiettivo è dunque quello di dare alla nuova S3 quei caratteri di flessibilità e operatività necessari ad interpretare una realtà estremamente mutevole ed in continuo divenire e, al tempo stesso, renderla maggiormente coerente con gli orientamenti del PNRR e delle altre policies europee, nazionali e regionali”.
Informazioni sulla Strategia di Specializzazione intelligente: https://www.innoveneto.org/ris-3-veneto-2021-2027/
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